“L’ascesa mediatica dei due comandanti (McCrystal e Petreus) svela come, negli ultimi anni, un nuovo tipo di leadership si sia affermato tra le Forze armate statunitensi: il generale narratore. Per questo modello di ufficiale le doti comunicative sono imprescindibili: la battaglia che si combatte nell’etere è importante quanto quella sul campo. Anzi, -le percezioni spesso contano più della realtà-, recita un mantra in voga in questi circoli militari. Evitare crolli nel supporto americano è uno dei compiti di tali generali, convinti che per non perdere una guerra sia necessario convincere il pubblico a casa che si stanno facendo progressi. Informazione e comunicazione diventano così -moltiplicatori della forza-, strumenti per contribuire al raggiungimento della missione. Tuttavia, la comunicazione militare non è propaganda in senso stretto, non fa uso del falso. È più sottile: si serve di una –rappresentazione selettiva della realtà-, utilizza le informazioni che meglio ritraggono il punto di vista militare. L’obiettivo del generale narratore è -plasmare l’ambiente informativo-: fissare i termini del dibattito mediatico per evitare che se ne impossessi il nemico.”
Federico Petroni – Quaderni speciali di Limes – I media come armi
PS È esattamente ciò che fa da anni Berlusconi con il supporto dei suoi media.