Vi ricordate Cesare Romiti? Nel 1976 diventa direttore generale del gruppo Fiat. Nella casa automobilistica riveste successivamente (1996-1998) il ruolo di presidente e amministratore delegato. Romiti era anche il leader della linea dura antisindacale, sfociata nella marcia dei 40.000.
Questo storico nemico della classe operaia ha dichiarato (14 set) all’Adnkronos: “Quando un’azienda automobilistica interrompe la progettazione vuol dire che e’ destinata a morire”. Ecco il commentando alla decisione di Marchionne di ‘congelare’ il piano Fabbrica Italia. “Uno dei principali colpevoli e’ il sindacato assente che, tranne la Fiom, non hanno fatto nulla” per contrastare le scelte del management, aggiunge Romiti.
Se uno come Romiti arriva a dire tutto ciò, la malafede e la meschinità Agnelli-FIAT-Marchionne hanno superato l’immaginabile. Il peggio deve ancora venire.