Il Senato sta discutendo un disegno di legge sulla diffamazione (DDL n. 3491) che, se approvato, imporrà a ogni sito web la rettifica o la cancellazione dei propri contenuti dietro semplice richiesta di chi li ritenesse lesivi della propria immagine o anche della propria privacy. Inoltre il ddl prevede la condanna penale e sanzioni pecuniarie fino a 100.000 euro in caso di mancata rimozione.
Una sanzione di 100.000 euro può essere pagata da grandi gruppi editoriali, lobby industriali e multinazionali, mentre per blogger, testate indipendenti o amanti di facebook rappresenterebbero un colpo mortale. Si punta sulla paura per creare un effetto deterrente. La paura di esprimere le proprie idee contro i potenti. La diffamazione c’entra molto poco.
Ironia della sorte, questo avviene in risposta alla condanna di quel bell’uomo, pregiudicato, servo di papi e gran diffamatore di Sallusti. Altro che carcere… In primis tribunali del popolo.