“L’espansione improvvisa e a sbalzi della produzione è la premessa della sua improvvisa contrazione; questa suscita nuovamente la prima, ma la prima è impossibile senza un materiale umano disponibile, senza un aumento del numero degli operai indipendente dall’aumento assoluto della popolazione, e tale aumento è dato dal semplice processo che “libera” costantemente una parte degli operai, da metodi che riconducono il numero degli operai occupati in rapporto alla produzione accresciuta. L’intera forma di movimento dell’industria moderna nasce dunque e si sviluppa dalla costante conversione di una parte della popolazione operaia in braccia disoccupate o semi-occupate. La superficialità dell’economia politica si rivela, fra l’altro, nel suo erigere a causa dei periodi alterni del ciclo industriale quell’espansione e contrazione del credito che non ne è che il sintomo.”
Karl Marx, Il Capitale, Cap. XXIII, par. 3